domenica 23 febbraio 2014

I Mondi Incrociati

 
Una delle grosse, anzi, grossissime pecche della Fantacollana sono le saghe mai finite di tradurre. Questa è già la seconda incompleta che becco dopo la saga di Deverry (se vi ricordate, mancavano ben quattro libri!!), infatti il quarto libro non è mai stato tradotto. E so che ce ne sono anche altre, tipo la saga "L'arciere di Kerry"... 

Va beh, ma non sono qui per lamentarmi delle scriteriate politiche editoriali dell'Editrice Nord, ma per recensirvi questa saga. 
A dire il vero, ammetto di aver letto solo il primo dei tre libri che si trovano in italiano, ma se gli altri tre sono allo stesso livello del primo, allora questa saga è assolutamente mirabolante, geniale, assurda e anche un po' folle. 
Diciamo che è in quella zona grigia dove la genialità si mescola alla follia, quella zona dove solo i più grandi artisti riescono ad arrivare e dove soltanto i migliori in assoluto riescono a tirare fuori qualcosa di nuovo... e Michael Scott Rohan decisamente è uno di questi migliori, se volete il mio parere. 

La concezione della realtà che c'è in questo romanzo, è qualcosa che non avevo mai trovato da nessun'altra parte, e che ancora fatico a capire. In pratica, l'universo è quello che conosciamo... il sistema solare è quello che conosciamo, la Terra è quella che conosciamo, ma. 
MA. 
Il tessuto della realtà è formato da un Centro (definito anche Cuore) da cui si dipartono i bracci della Spirale del Tempo: alcune persone, da un qualsiasi porto, sono in grado di abbandonare il Cuore (che coincide con il tempo presente) e addentrarsi nella Spirale, e aprendosi la possibilità di viaggiare a bordo di antichi velieri nel Tempo e nello Spazio. 
Ma non è tutto! Perchè una volta entrati nella Spirale, se si agisce nel modo giusto, il Tempo cessa di avere effetto su chi viaggia attraverso di essa... 

La trama è presto detta. Stephen è uno yuppie, un giovane uomo d'affari di successo che lavora per una compagnia di trasporti marittimi: eppure, nonostante sul lavoro sia un uomo "arrivato", e non abbia nessun problema con le donne, sente che nella sua vita manca qualcosa. 
Finchè un giorno, colto da un inspiegabile desiderio di ribellione, non decide di andare a farsi una passeggiata al porto, tra i budelli dei docks. 
Il porto però è un confine tra due mondi, tra il Cuore e la Spirale, e una volta varcato tornare indietro impunemente è difficile: Steve viene trascinato in una girandola di avventure, in un crescendo parossistico di eventi e pericoli tra enormi velieri, pirati, spadaccini, e magia voodoo per salvare la sua segretaria, Clare, che è stata rapita da un gruppo di esseri chiamati Lupi. 

Insomma: un libro inusuale e particolarissimo, che vi tiene col fiato sospeso fino all'ultima pagina. 
Non so come mai non gode della fama che merita, ma santo cielo, se vi capita l'occasione, LEGGETELO assolutamente!!! 

A presto! 

Arch




















mercoledì 12 febbraio 2014

Robin Hood

 Avete presente quei libri che sono belli, ma quando li chiudete desiderereste prendere a cragnoni sul muso l'autore cantando "Abbasso l'autor!" come ne La Boheme? 
Robin Hood di Alexandre Dumas (Non ho ancora capito se padre o figlio) è esattamente uno di questi. 

La storia è decisamente interessante: ma proprio sul più bello... ZAC! finisce. Ma si può?? 
La trama è presto detta: due uomini, un cavaliere e il suo servitore, portano un neonato rimasto orfano presso una famiglia di guardaboschi, perchè lo allevino come se fosse il loro figlio. 
Passano gli anni, e il giovane Robin, crescendo nella foresta di Sherwood, diventa un abilissimo arciere, nonchè amico di altri personaggi dal nome noto: Little John e Will Scarlet. Un bel giorno, Robin salva un uomo e una donna, che si riveleranno poi essere Allan Clare e sua sorella Marian, e da qui in avanti la vicenda si intreccia indissolubilmente con lo sceriffo di Notthingam, che detesta Allan Clare in quanto ama, ricambiato, sua figlia Christabel, che lui invece vorrebbe far sposare a un suo vecchio compagno d'armi. 

La vicenda si impernia in buona sostanza attorno a questo amore, e ad altri colpi di scena che non vi voglio anticipare in caso vogliate leggerlo... ma sappiate, che la storia non ha una conclusione. 
Proprio mentre sembra che la vicenda originaria inizi a smuoversi... il libro finisce. 

Io ci sono rimasta proprio male, credetemi! Ora, io sono una lettrice accanita, e l'unico modo per farmi durare un libro è che sia una saga lunga più di dieci libri, ma so anche apprezzare un romanzo breve: attenzione però, breve, non inconcludente!! 

In conclusione, è stato una vera delusione. 

Chissà, magari però a voi piacerà... 

Au revoir, e buona lettura! 

Arch










A me mi piacciono le citazioni...

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir Virtute e Canoscienza.

-Dante Alighieri