mercoledì 3 giugno 2015

Perchè mi piace tanto il Fantasy

Si, avete letto bene. Non è una rencensione.
Questa volta vi tengo un sermone su come mai il Fantasy mi piace tanto, come mai lo amo e come mai per me è così importante. 

C'è bisogno di domandarlo anche? PERCHE' CI SONO I DRAGHI!!! 



Dunque, cominciamo dall'inizio: sono sempre stata amante della lettura, anche se non ho mai prediletto questo genere rispetto agli altri. I miei primi tentativi (ahimè, abortiti) furono con Terry Pratchett (L'intrepida Tiffany e i Piccoli Uomini Liberi): da allora non ho più aperto un romanzo di Pratchett. 
Per lunghi anni non badai più al fantasy, finchè nel 2002 non uscì Eragon, di Christopher Paolini. Lo trovai in biblioteca, e mi piacque molto, nonostante abbia poi scoperto (col senno del poi e un po' di cultura nel genere) che in realtà è abbastanza un'accozzaglia di diversi elementi presi da libri diversi. 

Da quel momento, ho continuato a leggere Fantasy: la madre del mio primo ragazzo aveva tutta la collezione della Fantacollana dell'Editrice Nord (giuro che ho pensato più e più volte di introdurmi in casa loro di nascosto e sottrarglieli dal primo all'ultimo), e me li prestava regolarmente. A quindici anni infine, in un'aula in disuso della mia scuola dove erano accatastati parecchi libri della biblioteca della scuola che aspettavano di essere catalogati, trovai Lui. 
Quello che a tutt'oggi è il mio romanzo preferito.
Avevo un'ora libera, visto che avevo deciso di non frequentare l'ora di religione, perciò mi misi a sedere e cominciai a leggere... mai presi una decisione migliore!
Di che romanzo parlo? Ma che domande, de Il Signore degli Anelli, ovviamente! 

Solo ultimamente comunque (diciamo nell'ultimo anno) sono praticamente ossessionata dal Fantasy... leggo quasi solo quello!! Colpa del mio ragazzo (tra parentesi, grazie amore), che mi ha fatta ruzzolare giù per la china facendomi leggere Le Cronache di Prydain di Lloyd Alexander, Conan di Robert Erwin Howard ed Elric di Melnibonè di Michael Moorcock.
Si si lo so, lo so... non bisogna fermarsi a un unico genere blah blah blah. Io leggo quello che ho bisogno di leggere, quindi ciccia. 

Dunque... tornando alla domanda da un milione di dollari: perchè il Fantasy mi piace così tanto? 

Per rispondere a questa domanda, devo farne una a voi, ossia: com'è la vosta esperienza di lettura? 
Quello che intendo dire è "cosa succede nella vostra testa mentre leggete? "Vedete" i personaggi che si muovono come se foste al cinema? Per quanto mi riguarda, io nella mia testa "vedo" le varie scene attraverso gli occhi di chi le vive, ed è una cosa abbastanza intensa... figuratevi quindi se non preferisco ritrovarmi davanti a un drago mentre leggo un fantasy rispetto magari a un assassino psicopatico mentre leggo un giallo! 
Ma scherzi a parte... il Fantasy, in particolar modo l'High Fantasy (spesso e volentieri ridotto alla formula spregiativa "elfi-draghi-nani" che non mi spreco nemmeno a commentare), mi trasporta in un mondo esotico, dove esistono infinite possibilità di avventura: magia, dungeon inesplorati, tesori nascosti, senza farsi mancare intrighi politici, assassinii e via discorrendo.

La spilla degli Arpisti, organizzazione semisegreta al servizio del Bene e dell'Equilibrio


Per me quel "mi trasporta" non è retorico.
Chi non vorrebbe bersi una birra scura in compagnia di un Nano? O ascoltare la musica degli Elfi? O vedere città volanti e torri di stregoneria? Non so voi, ma avendone la possibilità... DOVE DEVO FIRMARE??

Ultimamente poi sono fissata con i romanzi dell'ambientazione per D&D di Forgotten Realms, di cui l'esponente più noto è senza dubbio R. A. Salvatore (Drizzt Do'Urden vi dice niente?).


Per citare George R.R. Martin:

Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab. Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end. Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot. Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines. Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I’d sooner go to Middle-Earth.

Tradotta in breve per chi non parla inglese, il Fantasy è una ventata di colore e aria fresca in una vita in cui anzichè volare a dorso di drago, dobbiamo accontentarci della Ryanair...

Non so spiegarlo meglio di così. Preferisco mille volte combattere al fianco di Elric, cavalcare draghi, impegolarmi nelle infinite discussioni politiche dei Nani...
Nel Fantasy, tutto è possibile. L'unico limite è l'immaginazione.

"Ci sono i draghi. I draghi! Ne hai mai visto uno?? Un drago adulto che swooossshhh! attacca in picchiata con una fiammata? Oppure le uova che si schiudono e il cucciolo ti diventa amico, e quando diventa grande puoi cavalcarlo. Cavalcarlo! Cristo, darei qualsiasi cosa per poter cavalcare un drago. Qualsiasi cosa!" (N.B., questa pazza sclerata sono io. Si, lo so che nessuno ha mai visto un drago.) 








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A me mi piacciono le citazioni...

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir Virtute e Canoscienza.

-Dante Alighieri