Robin Hood di Alexandre Dumas (Non ho ancora capito se padre o figlio) è esattamente uno di questi.
La storia è decisamente interessante: ma proprio sul più bello... ZAC! finisce. Ma si può??
La trama è presto detta: due uomini, un cavaliere e il suo servitore, portano un neonato rimasto orfano presso una famiglia di guardaboschi, perchè lo allevino come se fosse il loro figlio.
Passano gli anni, e il giovane Robin, crescendo nella foresta di Sherwood, diventa un abilissimo arciere, nonchè amico di altri personaggi dal nome noto: Little John e Will Scarlet. Un bel giorno, Robin salva un uomo e una donna, che si riveleranno poi essere Allan Clare e sua sorella Marian, e da qui in avanti la vicenda si intreccia indissolubilmente con lo sceriffo di Notthingam, che detesta Allan Clare in quanto ama, ricambiato, sua figlia Christabel, che lui invece vorrebbe far sposare a un suo vecchio compagno d'armi.
La vicenda si impernia in buona sostanza attorno a questo amore, e ad altri colpi di scena che non vi voglio anticipare in caso vogliate leggerlo... ma sappiate, che la storia non ha una conclusione.
Proprio mentre sembra che la vicenda originaria inizi a smuoversi... il libro finisce.
Io ci sono rimasta proprio male, credetemi! Ora, io sono una lettrice accanita, e l'unico modo per farmi durare un libro è che sia una saga lunga più di dieci libri, ma so anche apprezzare un romanzo breve: attenzione però, breve, non inconcludente!!
In conclusione, è stato una vera delusione.
Chissà, magari però a voi piacerà...
Au revoir, e buona lettura!
Arch
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