Innanzitutto, ho cambiato il nome del blog, che ho pensato dovrebbe rispecchiare di più il fatto che si trovano solo recensioni di libri fantasy, in pratica.
Quindi inauguriamo il "nuovo" blog con un'altra recensione e una notizia che sicuramente vi farà piacere....
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Credits: www.overdrive.com |
Innanzitutto la buona notizia: a quanto pare, gli anglofoni hanno la splendida abitudine di fare l'edizione audio di quasi ogni libro pubblicato.
Questo significa che sul sito www.audiobookbay.com, trovate quasi qualsiasi cosa (in inglese, ovviamente... se non masticate troppo l'albionico idioma, potreste approfittarne per migliorare un po'!).
Io ho davvero trovato il male la dentro...
Comunque, passiamo alla recensione di oggi, che è dedicata al libro Take A Thief, di Mercedes Lackey, che fa parte, sorpresa sorpresa... dell'universo di Valdemar. Vi suona familiare?
Qui potete rinfrescarvi la memoria...
Tornando a noi: la trama è la storia del ladruncolo Skif, ve lo ricordate? Il simpatico ladruncolo amico di Talia, pescato dai bassifondi dalla sua giumenta Cymry.
Ma chi è Skif? Questo ragazzino è un orfano, che vive nell'immonda taverna dello zio, che non si prende minimamente cura di lui, dopo che la madre è morta: la sua vita si divide tra la scuola (se non siete familiari col mondo di Valdemar questo potrebbe suonarvi un po' strano... un fantasy con setting medievale che ha l'istruzione obbligatoria per tutti??) al mattino, i pomeriggi passati a bighellonare e rubare cibo travestendosi da paggio nella casa di Lord Orthallen, e le sere passate a lavorare nella taverna.
Questa routine viene però infranta il giorno in cui Skif incontra Dick, un ragazzino che fa parte di una banda capitanata dal vecchio Bazie, un ex ladro senza gambe: un vero colpo di fortuna per Skif, che ha così un'opportunità per sfuggire al crudele zio, specialmente dopo che la taverna è stata confiscata da un creditore e che lo zio è morto.
Così Skif diventa ben presto un ladro provetto, e grazie ai suoi furti ha sempre la pancia piena e dei vestiti decenti, può lavarsi e stare al caldo, e cominciare a istruire i bambini più piccoli: questa vita continua finchè tornando da un furto compiuto in una casa, Skif non scopre che il luogo in cui viveva con il resto della banda è in fiamme, e tutti i suoi amici compreso Bazie, divenuto per lui come un padre, sono morti.
Comincia così una lunga indagine per scoprire i colpevoli: ma un giorno, necessitando di denaro, Skif decide di rubare uno splendido cavallo bianco...
Questo romanzo mi è piaciuto assai, perchè chiarisce molti aspetti su cui nella trilogia di Valdemar si era sorvolato, e per certi versi è un romanzo assai più "maturo", con una maggiore introspezione dei personaggi, e si viene a sapere qualcosa di più della capitale di Valdemar, Haven, che nella precedente trilogia è tracciata in modo molto vago.
Non penso ci sia un gran che da dire, a parte il fatto che sono tipo ULTRAMEGAFELICE di aver finalmente riempito dei buchi nella storia, e a breve arriveranno altre recensioni su Valdemar: specificamente, si tratta di Exile's Honor, e (se lo trovo) Exile's Valor, che invece raccontano la storia del Mastro d'armi Alberich.
Insomma, spero di avervi invogliati a leggere!
Buona lettura
Arch
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